mercoledì 16 gennaio 2013

NUTRIRE CORPO E ANIMA


E' la traduzione dal latino Pascere corpus et animam.
Un nuovo percorso per me, per continuare a scrivere senza entrare in ambiti troppo dotti. 
Nato da un’idea che era nell’aria, poi si è materializzato durante una semplice conversazione.
Sarà un percorso complesso ma spero di riuscire a portarlo avanti, magari con l’aiuto di chi vorrà concedermi un commento o un apprezzamento.
Sono qui perché credo di avere la missione di nutrire le persone. E non parlo solo di cibo. Ogni giorno sono sempre più convinta che, per vivere bene, i nostri 5 sensi devono essere nutriti equamente, assieme al nostro cervello, così da accumulare una soddisfazione globale dell’essere.
Tutto ciò non può che generare la FELICITA’.
Vi sembra difficile?
Faticoso magari, ma non è impossibile.
Incomincerò quanto prima a darvi prove evidenti di questa mia convinzione. 
Occorre, innanzi tutto, fornire una spiegazione, del tutto personale, di ognuno dei cinque sensi, partendo dal risveglio di prima mattina.
1.    L’udito. E’ il primo senso che ci porta alla realtà, sia perché suona la sveglia, perché vi chiama qualcuno, o perché qualsiasi altro rumore vi distoglie dal riposo. Perciò incominciamo con questo. Sarà mia cura suggerirvi un brano adatto a questo momento perché vi dia gioia e vi accompagni per l’intera giornata.
2.   La vista. Dovrebbe essere il secondo senso ad essere sollecitato di prima mattina, senza il quale non potremo raggiungere le altre stanze della casa come il bagno e la cucina. Perciò trovarsi con un bel vedere al primo battito di ciglia sarebbe molto stimolante, proprio per capire che vale la pena alzarsi alle ore 6, anche d’inverno. Nel mio caso non lo sarà mai.
3.   Il palato. Se siete abituati a fare colazione con tempi ragionevoli, questo senso è il terzo ad essere sollecitato. Vi posso garantire che rendere questo momento piacevole cambia persino il nostro aspetto. In casa usiamo degli ingredienti che sono considerati consolatori unici, capaci di caricare molte ore di fatica giornaliera.
4.      L’olfatto. Potrebbe essere, come il palato, il terzo senso ad essere risvegliato. E’ pari come importanza e non lo voglio assolutamente trascurare però, non essendo possibile trasmetterlo virtualmente, mi limiterò ad abbinarlo, volta sì volta no, agli altri sensi.
5.     Il tatto. Un touch screen potrebbe fare il caso virtuale, ma non rende l’idea. Nemmeno questo senso può essere trascurato o dimenticato, anzi. Il tatto ci rapporta agli oggetti e alle persone comunicando sensazioni uniche che sono necessarie per l’umore. E qui, di suggerimenti per sollecitarlo, ne avrete tantissimo, ve lo prometto.

Apriamo con l'udito

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