Un nuovo percorso per me, per continuare a scrivere senza entrare in ambiti troppo dotti.
Nato da un’idea
che era nell’aria, poi si è materializzato durante una semplice conversazione.
Sarà un percorso complesso ma
spero di riuscire a portarlo avanti, magari con l’aiuto di chi vorrà concedermi
un commento o un apprezzamento.
Sono qui perché credo di avere la
missione di nutrire le persone. E non parlo solo di cibo. Ogni giorno sono
sempre più convinta che, per vivere bene, i nostri 5 sensi devono essere
nutriti equamente, assieme al nostro cervello, così da accumulare una
soddisfazione globale dell’essere.
Tutto ciò non può che generare la
FELICITA’.
Vi sembra difficile?
Faticoso magari, ma non è impossibile.
Incomincerò quanto prima a darvi
prove evidenti di questa mia convinzione.
Occorre, innanzi tutto, fornire una spiegazione, del tutto personale, di ognuno dei cinque sensi, partendo dal risveglio di prima mattina.
1. L’udito. E’ il primo senso che ci porta alla realtà, sia perché suona la sveglia, perché vi chiama qualcuno, o perché
qualsiasi altro rumore vi distoglie dal riposo. Perciò incominciamo con questo.
Sarà mia cura suggerirvi un brano adatto a questo momento perché vi dia gioia e
vi accompagni per l’intera giornata.
2. La vista. Dovrebbe essere il secondo senso ad essere
sollecitato di prima mattina, senza il quale non potremo raggiungere le altre
stanze della casa come il bagno e la cucina. Perciò trovarsi con un bel vedere al
primo battito di ciglia sarebbe molto stimolante, proprio per capire che vale
la pena alzarsi alle ore 6, anche d’inverno. Nel mio caso non lo sarà mai.
3. Il palato. Se siete abituati a fare colazione
con tempi ragionevoli, questo senso è il terzo ad essere sollecitato. Vi posso
garantire che rendere questo momento piacevole cambia persino il nostro aspetto. In casa usiamo degli ingredienti che sono considerati consolatori unici, capaci di caricare molte ore di fatica giornaliera.
4. L’olfatto. Potrebbe essere, come il palato, il
terzo senso ad essere risvegliato. E’ pari come importanza e non lo voglio
assolutamente trascurare però, non essendo possibile trasmetterlo virtualmente,
mi limiterò ad abbinarlo, volta sì volta no, agli altri sensi.
5. Il tatto. Un touch screen potrebbe fare il caso
virtuale, ma non rende l’idea. Nemmeno questo senso può essere trascurato o
dimenticato, anzi. Il tatto ci rapporta
agli oggetti e alle persone comunicando sensazioni uniche che sono necessarie
per l’umore. E qui, di suggerimenti per sollecitarlo, ne avrete tantissimo, ve
lo prometto.
Apriamo con l'udito
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